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Dal 1996 al 2008

1996

Per la riqualificazione della Chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, Don Santi e Andreina scelgono una filosofia semplice, che diventa il filo conduttore di tutti gli interventi che verranno messi in atto: la chiesa deve tornare ad essere "una casa aperta a tutti".

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Per questo, gli interventi artistici scelti dovranno operare su due piani, quello estetico e quello spirituale. Sul piano estetico l'obiettivo è di passare da un luogo dove prevalgono decadenza e squallore visivo, ad un ambiente rinnovato, caldo ed accogliente, capace di trasmettere un simbolico abbraccio a chiunque entri nell'edifico. In pratica, gli interventi cercheranno di correggere e supplire alle incoerenze strutturali e ai materiali 'freddi' che sono stati usati, come il cemento e il vetro trasparente.

 

Sul piano spirituale l'obiettivo è di ricreare un ambiente che ispiri un senso comunitario rinnovato, allargato, come del resto si è ampliata e diversificata la comunità di persone che fanno riferimento alla chiesa stessa. Negli intenti di Don Santi e di Andreina, questo edifico dovrà adempiere alla nuova funzione di essere letteralmente aperta a tutti. Per la realizzazione di questa trasformazione verranno coniugati gli interventi di riqualificazione  estetica con la comunicazione di messaggi spirituali ispirati all'accoglienza. Non sembra un obiettivo irraggiungibile, già gli affreschi del passato coniugavano la bellezza estetica della rappresentazione artistica con la visualizzazione di messaggi di catechesi che ispirassero gli osservatori. Nel caso della chiesa di Indicatore i messaggi dovranno ispirare un senso di comunità allargato ed inclusivo, che possa accogliere tutti.

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Il primo intervento artistico viene completato nel 1998, a seguire tutti gli altri.

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1998

Nel 1998 dietro l'altare viene montata una pala lignea di 24 mq, la pittura è a olio. La tavola raffigura la "Pentecoste".

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pala d'altare

2002

Nel 2002 viene inaugurata la cappella laterale, ricavata da un corridoio che separava la chiesa dalla canonica. Alle pareti vengono appesi 5 dipinti su tavola e viene dipinta anche la vetrata di ingresso. La cappella è dedicata a "L'incontro".

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cappela laterale

2004

Nel 2004 viene inaugurata la vetrata superiore dell'abside, per una superficie di 80 mq. La vetrata si compone di 80 vetri dipinti con colori a piombo. L'opera è dedicata a "La Trinità". 

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vetrata abside

2005

Nel 2005 vengono realizzate le vetrate perimetrali della chiesa, per una superficie di 80 mq suddivisa nelle varie finestre.  L'opera è dedicata a "La creazione del mondo".

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vetrate perimetrali
facciata chiesa

2006

Nel 2006 viene istoriata la facciata della chiesa con fregi in bassorilievo ispirati a "L'Apocalisse di San Giovanni". Il fregio si compone di 240 formelle di creta policroma per una superficie coperta di 80 mq.

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L'idea de "Il Mosaico di Andreina" ha cominciato a prendere forma naturalmente nel momento in cui l'attività di riqualificazione dell'edificio di culto ha passato la soglia di ingresso e si è estesa all'esterno della chiesa.

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